Il ruolo del notaio nella compravendita di una casa

  • 1 anno ago

Il notaio è un pubblico ufficiale largamente presente in una vasta serie di operazioni per le quali il suo ruolo è previsto dalla legge. Tuttavia, è evidente come per la maggior parte degli italiani la fruizione dei servizi del notaio sia principalmente legata all’atto di compravendita della propria prima casa, con la stipula del contratto che coincide con il coronamento del proprio sogno immobiliare.

Attraverso la sua funzione imparziale, il notaio è in grado di tutelare equamente interessi e diritti di tutte le parti in causa coinvolte nell’atto, e aiutarle a giungere alla positiva conclusione delle proprie operazioni. Ma con quale responsabilità?

Cosa fa il notaio nella compravendita immobiliare

Molte persone credono che le attività del notaio si esauriscano nella sola stesura e lettura dell’atto di compravendita, sottovalutando che, in realtà, questo libero professionista compie una serie di atti preliminari e successivi al rogito.

Per esempio, non sfugge il fatto che prima di arrivare al rogito, al notaio sia richiesto di effettuare – in qualità di adempimento obbligatorio – una serie di verifiche che sono necessarie per escludere iscrizioni o trascrizioni pregiudizievoli e, contemporaneamente, per verificare la regolarità edilizia, urbanistica e catastale dell’immobile oggetto di compravendita.

Effettuate tale verifiche necessarie, il notaio passerà alla stesura del rogito, l’atto definitivo di compravendita, con cui la proprietà dell’immobile viene trasferita da una parte all’altra. Il giorno del rogito il notaio darà lettura dell’atto alle due parti e, dopo il passaggio di denaro, chiederà ad acquirente e venditore di sottoscrivere il contratto di compravendita, ponendo così fine al processo.

Cosa accade dopo il rogito: il versamento delle imposte

Come anticipato, però, il compito del notaio non si esaurisce con la sottoscrizione dell’atto di compravendita, considerato che al pubblico ufficiale è richiesto di procedere alla trascrizione dello stesso sui registri immobiliari, e versare al Fisco, per conto dell’acquirente, le imposte riscosse al rogito.

In tal senso, ricordiamo che quanto parliamo di imposte di compravendita ci riferiamo alle imposte:

  • di registro, in misura percentuale sul valore della rendita dell’immobile, pari al 9% (il 2% per l’acquisto della prima casa). Nell’ipotesi di acquisto effettuato da costruttore soggetto a IVA, l’imposta di registro è sostituita dall’imposta sul valore aggiunto;
  • ipotecaria, da applicarsi ogni volta che si effettuano le iscrizioni, le trascrizioni o le annotazioni nei registri immobiliari, percepita in misura fissa di 50 euro per le compravendite fra privati di abitazioni non di lusso (200 euro se l’acquisto è assoggettato ad IVA);
  • catastale, necessaria ogni qual volta il bene immobile cambia di proprietario o se su di esso sono iscritti diritti reali e registrati al catasto. Percepita in misura di 50 euro fissa per immobile non di lusso, e 200 euro per immobili soggetti ad IVA;
  • di bollo, pagata in misura fissa, pari a 230 euro.

Per saperne di più, e scoprire come possiamo assistere i nostri clienti fino al giorno del rogito (e oltre), invitiamo tutti i lettori a contattarci ai recapiti che trovate in questa pagina.

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